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Sono nato a Nagasaki, nel sud ovest del Giappone ma all’età di un anno, la mia famiglia si trasferì nel centro di Tokyo, dove sono cresciuto.
Mio nonno possedeva un distributore di benzina a Nagasaki, così ogni estate tornavo da lui. Ancora ricordo i vapori che riempivano la stazione di servizio quando ogni mattina mi recavo lì insieme a mio nonno. Ed è questo il momento in cui la benzina diventò “il mio carburante”, ciò che ritengo essenziale per un designer di automobili.
Ero un bimbo quando mio zio acquistò una Cadillac 1957: rimasi affascinato dalle tecnologie avanzate di cui era dotata e particolarmente colpito dal fatto che aveva già l’aria condizionata di serie, quando ancora la maggior parte degli edifici ne era sprovvista! |
Ricordo addirittura che il gelato in quella macchina non si scioglieva e tutto ciò mi emozionò. Il mio vicino di casa, invece, possedeva una Citroen 2CV: l’aveva portata dalla Francia, dove studiava pittura e di quest’auto mi affascinava il suo assoluto minimalismo. Furono così queste due vetture, completamente agli antipodi, a scatenare i miei primi pensieri su linee e misurazioni.
Crescendo, scelsi di frequentare l’Università di Tokyo, presso la facoltà di Ingegneria Analitica, ma non mi entusiasmava il tipo di lavoro e di carriera ai quali sarei arrivato seguendo questo indirizzo di studi. Così trovai delle collaborazioni: una con degli architetti associati ove potevo cimentarmi con disegni ed i progetti; l’altra in contemporanea e part-time, come tuttofare per un’agenzia pubblicitaria. Alla fine, mi ritrovai a lavorare allo sviluppo di nuove idee insieme ad un Art Director. Così, tutte queste esperienze al di fuori del mio percorso universitario, mi portarono a cambiare percorso.
Andai all’Ambasciata Americana a Tokyo per ricevere informazioni inerenti alle Scuole di Design: il mio desiderio di andare negli Stati Uniti per studiare design era troppo forte e, nel caso in cui non mi fosse andata bene come designer, mi sarei potuto mantenere facendo l’interprete o il traduttore.
Partii e appena arrivato negli USA mi trasferii a Los Angeles per studiare lingue. Nei primi due mesi, preparai il mio esame d’ammissione all’Art Center College of Design, sulla Terza Strada e traslocai quindi dalla zona di Bonnie Brae Street e Seconda Strada verso la zona di St. Andrews e della Terza Strada, sperando di essere stato accettato all’Art Center: fortunatamente, nel 1971 fui accettato per il semestre primaverile
La mia intenzione iniziale fu quella di entrare nel Dipartimento di Design Ambientale. Tuttavia, non ero in grado di progettare prospettive d’interni. Quindi, iniziai a disegnare automobili che già da anni scarabocchiavo qua e là e fui quindi accettato nel corso di Transportation Design.
Subito dopo essermi laureato, nel 1974, mi fu offerto un lavoro presso General Motors Tech. Center a Detroit, dove mi diressi sulla mia Chevy Vega Wagon.
A Detroit vissi il periodo della crisi energetica. Per questo motivo, non ho potuto rinnovare il mio visto per poter lavorare: dovetti quindi lasciare gli Stai Uniti ma GM mi offrì di lavorare presso una loro sede australiana a Melbourne, dove rimasi circa sette anni.
Volevo però apprendere nuove tecniche di design rispetto a quelle studiate in America e desideravo lavorare per un’azienda che avesse anche un tunnel del vento per le prove aerodinamiche. Durante quel periodo, l’aerodinamica era infatti diventata un aspetto importante per i progetti futuri: mi proposi quindi sia a Ford sia a BMW. Entrambe le Case mi offrirono un posto ma decisi di optare per la seconda. Entrai con uno stage iniziale per lo sviluppo delle Serie 3. Trascorsi molto tempo a fare esperimenti con il tunnel del vento e ciò fu per me indispensabile per avere una visione chiara dell’aerodinamica.
Dopo un anno, mi fu chiesto di tornare nella soleggiata California del Sud per avviare uno studio di design per Mazda: “togliermi dal freddo” mi allettava e così non mi feci scappare questa occasione.
I miei primi progetti riguardarono minivan, automobili sportive e leggere. Il minivan fu introdotto come MPV nel 1988 mentre le automobili sportive e leggere diventarono famose con lo pseudonimo di “Miata” e iniziarono la loro commercializzazione nel 1989. Inoltre ebbi anche l’opportunità di progettare il nuovo edificio del Research & Development (R&D) Center. Lavorai per Mazda 21 anni, andando in pensione nel 2002 per assumere la mia nuova posizione di direttore della School of Industrial Design presso l’Academy of Art University a San Francisco.
Attualmente sto trasmettendo tutta la mia conoscenza alle future promesse del Design, giusto per tenere la mia mente in allenamento e proprio per questo mi sento ancora all’erta, in grado di apprendere nuove cose...
Vivo a San Francisco da due anni e mezzo: è il “mio” posto perfetto in cui vivere, soprattutto dopo aver vissuto anche in Europa, Giappone ed Australia. Secondo me, questa, tra tutte le maggiori città del mondo, è quella che possiede tutte e tre le influenze culturali, nella stessa misura: europea, asiatica ed americana.
Mi piace l’idea di formare futuri Designer: è come sviluppare software per l’industria del design.
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Profilo aggiornato a giugno 2009, mese in cui Tom è venuto in Italia a presenziare al Raduno di Saronno "Non solo lago"
http://www.mx5.it/raduni/raduni_2009/album_saronno/index.html
http://www.mx5.it/raduni/filmati/2009/090614_Saronno/090614_Saronno.htm
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Giugno 2009 |
Academy of Art University, San Francisco, CA, USA
Direttore Esecutivo: School of Industrial Design, BFA/MFA
(NOTA BENE: Segue approfondimento a pag. 6) |
Ottobre 2000-Agosto 2002 |
Mazda Motor Corporation, Hiroshima, Japan
General Manager, Chief Designers Studio
Ha coordinato il team di Designer che ha creato l’intera linea di vetture Mazda. Inoltre, ha coordinato gli studi del Nord America e dell’Europa |
Gennaio 1999-Settembre 2000 |
Mazda Motor Corporation, Hiroshima, Japan
Executive Designer, Global Advance Studio
Responsabilità che includevano: coordinamento di quattro studi avanzati dislocati a Francoforte (Germania), Irvine (California – USA), Hiroshima e Yokohama (Giappone). Sviluppo e coordinamento dei settori Stategia di Design, di Filosofia di Design e di Politica di Design. Strategia del brand basata sul Design Management per saloni automotive, materiale pubblicitario, cartelle stampa, brochures, etc. Piano anticipatore del ciclo di produzione con pianificazione del Prodotto e delle divisioni Marketing ed Engineering. Gestione di Stage on-line. Sviluppo di Show e Concept car. Attività in collaborazione con APEAL ed artigiani per attività ingegneristiche. Pianificazione e coordinamento di eventi.
RISULTATI: Processo dell’attività di Design basata su Strategia dell’Established Brand, incluso il manuale DNA Design. Design per le esposizioni di Francoforte e Tokyo. Concept cars della stagione 1999 incluso l’RX-Evolv, il Nextourer e due auto per il SEMA. Studio avanzato unificato globale del team concept. Lavoro a stretto contatto con il Senior Managing Director Marketing per la gestione di due eventi di successo sulla “Brand Awareness” per promuovere una nuova strategia di corporate brand. |
1996-1998 |
Mazda North American Operations, Irvine, CA, USA
Executive Designer, Director
Dopo il consolidamento di cinque filiali Mazda negli Stati Uniti, sono è stato nuovamente designato per coordinare il gruppo di design per intensificare i lavori del team design del Nord America.
RISULTATI: Lavoro con Ford TVC per sviluppare il programma di fabbricazione degli autocarri Serie B negli Stati Uniti nel 2001. Project Manager per MVX Tokyo Show Concept car nel 1997. Piano di implementazione per concessionarie e saloni automotive. |
1994-1996 |
Mazda R & D of North America, Inc. Irvine, CA, USA
Executive Vice President, Western Operations
Responsabile del gruppo di progettazione di prodotto, Advance Engineering e Design
RISULTATI: Riduzione del personale. Gestione del programma di fabbricazione degli autocarri serie B del 1998. Tra il 1998 e il 2000 gesione dello studio su 626 caratteristiche competitive. Sviluppo della proposta di design della Miata del 1999. Creazione della concept car Miata “M-Coupé”.
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1990-1994 |
Mazda R & D of North America, Inc. Irvine, CA, USA
Vice President, Design Division
RISULTATI: Direzione del progetto iniziale per Millenia e Protégé. Creazione della concept car Miata “M-Speedster”. |
1983-1990 |
Mazda North America, Inc. Irvine, CA, USA
Chief Designer, Product Planning and Research Division
RISULTATI: Lavoro sul concept e sul progetto iniziale design dell’MPV del 1989 e della Miata del 1999 |
1982-1983 |
BMW AG, Munich, Germany
Assistant Chief Designer
RISULTATI: Lavora sul progetto iniziale e di aerodinamica delle Serie 3 del 1992 e del 1993 |
1976-1982 |
General Motors Holden’s Pty., Ltd.
Assistant Chief Designer
Lavora sul VH Commodore, UC Torana; TD Gemini e sulla grafica del team commerciale della Holden |
1975-1976 |
Volvo AB, Sweden and Volvo Japan
Consultant
In attesa del visto a Tokyo per andare in Australia, ho lavorato come consulente per Volvo AB e Volvo Giappone. Presentato proposte per le edizioni speciali del mercato giapponese e partecipazione al meeting internazionale del Marketing ad Hong Kong per presentare la situazione del mercato giapponese.
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1974-1975 |
GM Design Staff, Warren, MI. USA
Designer, Oldsmobile Studio
Lavora sulla Cutclass coupe 442 del 1976, sulla Oldsmobile 98 del 1977, sulla Omega del 1978 e sulla Toronado del 1978
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Studi: |
1970-1974 |
Art Center College of Design, Los Angeles, CA, USA |
1966-1970 |
Seikei University, Tokyo, JapanFrequentato la facoltà di Ingegneria Analitica |
Varie: |
2005- Presente |
Giurato presso gli Eyes onDesign Award, al Salone di Detroit |
2004- Presente |
Giurato presso la Los Angeles Design Challenge, al Salone di Los Angeles |
1997-1999 |
Comitato per le nomination presso il DaimlerChrisler Design Award |
1997 |
Contemporary Designers St. James Press |
1994 |
Selezionato come “Trend Setter” per la rivista “Los Angeles Sunday” |
1992 |
Tavola rotonda per il dibattito sul design durante le elezioni presidenziali USA (Clinton-Gore) |
1993 |
Selezionato come “Top 40 Design Innovators”dalla rivista “ID Forty” |
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Domande e risposte di approfondimento sulla Academy of Art University (San Francisco – California) con cui attualmente Tom Matano collabora in qualità di Direttore Esecutivo della School of Industrial Design. |
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FAQ: Scuola di Design Industriale |
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1. Chi sono secondo lei i nostri principali concorrenti?
Negli Stati Uniti i nostri principali concorrenti per il Design dei mezzi di Trasporto sono l’Art Center College of Design (California) e il College for Creative Studies (Michigan), per il Design di prodotto sono il CCA (San Francisco), l’Istituto d'Arte di Cleveland (Ohio), l’Università di Cincinnati, e scuole dell’ East Coast come RISDI, Pratt e Carnegie Melon.
Per i corsi on line, non ci sono altre scuole che offrono corsi di design industriale via Internet.
Per il design delle automobili, ci sono solo 26 scuole in tutto il mondo dedicate a questa specializzazione, situate tutte in Nord America ed in Europa. |
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2. Quali sono le differenze tra i nostri programmi e quelli dei nostri concorrenti?
Il nostro programma è un “servizio full line” per l'industria, in cui gli studenti coltivano una vasta gamma di interessi diversi e, pertanto, trovano diverse nicchie all'interno del settore. Un esempio recente è un laureato che era così specializzato nella fase di modellazione della creta (e anche molto entusiasta), che è stato assunto direttamente da un grande costruttore di automobili solo per creare i modelli di creta. Nel settore automobilistico, il nostro programma richiede anche lo studio del design degli interni, non solo degli esterni, un approfondimento che nessun’altra scuola richiede. Inoltre, incoraggiamo i nostri studenti a trovare la loro passione nel settore e concentrarsi su questo, cioè fare ciò che amano. Pertanto, ci stiamo guadagnando una buona reputazione fra le aziende che hanno assunto i nostri laureati. L'obiettivo del programma di Design Industriale è anche dotare gli studenti delle competenze di cui hanno bisogno per lavorare dopo la laurea, nel settore industriale. Essi imparano a diventare impiegati professionali nonché le tecniche di presentazione, al fine di “vendere il loro lavoro” e le loro competenze sul mercato. |
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3. Dati solo 10 minuti per parlare del programma, quali settori chiave e punti di importanza discuteresti?
In aggiunta ai punti di cui sopra, si potrebbe sottolineare la flessibilità nel nostro programma di passare tra le tre discipline, di prodotto, mobili e giocattoli che ampliano il portafoglio di competenze degli studenti. Il Design Industriale è il punto d'incontro di tre discipline: arte, tecnologia e business. Il vero disegno industriale è guidato dalla funzionalità, ed elementi di arte e di stile vi si innestano dentro. Il nostro programma si concentra su tutti e tre gli aspetti in modo equilibrato. Esso non trascura nulla degli elementi 'di base' o le tradizionali competenze necessarie per creare un buon design. Il Design Industriale è "Problem Solving" e "Comunicazione Visiva". Le varie classi incluse nel curriculum di Design Industriale sono progettate per fornire agli studenti una solida base su cui far crescere la propria creatività. |
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4. Quali sono le nuove ed eccitanti cose che potrebbero accadere nel futuro nel vostro campo, di arte e design?
Offriamo i primi due anni di lezioni on-line per coloro che si specializzano in Disegno Industriale e presto, un AA (Associate of Arts) sarà disponibile on-line al 100%. Non ci sono attualmente altri programmi di Design Industriale concorrenti disponibili online. Siamo cercando un modo per rendere il lavoro delle classi on line simile a quello delle classi 'studio'. Una possibilità è una nuova macchina chiamata "five-access-mill", che permetterà agli studenti di inviare i dati dei loro modelli (via Internet) all'istruttore che può poi inserire i dati nella nuova macchina e ottenere un modello fisico del lavoro dello studente. La macchina è ora in fase di test con la speranza di essere pienamente integrata nei corsi online per la primavera 2010. |
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5. Quando i futuri studenti vi mostrano il loro portafoglio di lavoro, che cosa è che attira il tuo interesse?
Il Disegno Industriale si concentra sulla comunicazione visiva. Pertanto, cerchiamo da una parte competenze di disegno, e dall’altra abilità nel creare i modelli e le illustrazioni con il computer. Il disegno Industriale è sempre "Design per un obiettivo”. Ci aspettiamo quindi buon equilibrio tra creatività individuale e consapevolezza commerciale e di mercato. |
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6. Cosa fanno ora alcuni dei vostri studenti più meritevoli? In che aziende lavorano?
Abbiamo ex studenti in tutto il mondo. I nostri laureati stanno lavorando a Taiwan, in Polonia, in Spagna, presso Volkswagen in Germania, presso Daewoo e Hyundai in Corea, ed in Giappone presso Toyota, presso Nissan, presso Mazda, presso Giugiaro Design in Italia, presso Bombadier in Canada, per dirne alcuni. Anche in molte industrie abbiamo i nostri ex studenti: Nike, New Balance, Northface, Timbuk2, Steelcase, Black&Decker, Specialized bicycle,Mattel, Hasbro, Microsoft, Palm One, Sony, LG, Samsung, Fuseproject, Frog Design, DI DESIGN INDUSTRIALEEO e molte altre. Alcuni dei laureati del 2008 lavorano in GM, Chrysler, Bunkspeed, Microsoft, Smart Design, Teague, BMW Designworks e Nissan. |
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7. Quali sono alcuni dei progetti entusiasmanti, premi, o concorsi a cui stanno partecipando i vostri attuali studenti ?
Yang Bung ha ricevuto una medaglia d'oro nel Businessweek DI DESIGN INDUSTRIALE EA Award. Questo sarà sotto embargo fino a metà luglio. Luis Camino ha vinto il secondo posto nell’Italian Automotive Design Competition. In un anno, abbiamo vinto tutti i premi, ad eccezione del 3° posto al concorso di progettazione di Autodesk. |
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Appunti & Note
• Solo il 20% degli studenti iscritti presso il corso di Design Industriale della Academy of Art University ( AAU) si concentra sulla progettazione automobilistica: ci sono solo 2.500 posti di lavoro in tutto il mondo per la qualifica di “automotive designer”.
• ONLINE. Si tratta di una nuova area per il Design Industriale che pone molte sfide. Attualmente l'obiettivo è quello di avere un completo grado AA possibile solo tramite corsi online. Come si può immaginare, la necessità di visualizzare i modelli in realtà, in varie fasi, è una sfida quando si lavora online. Inoltre, alcune apparecchiature non possono essere disponibili o accessibili online per gli studenti direttamente nelle proprie case.
• Quando uno pensa al design industriale, spesso pensa alla progettazione automobilistica. Tuttavia, una maggiore applicazione pratica sarebbe nelle scarpe, progettate per uno scopo specifico, come l’alpinismo per esempio. La progettazione di un prodotto è la più comune applicazione di Design Industriale.
• Attualmente gli studenti non possono completare l'intera laurea della Scuola di Design Industriale online. Offriamo corsi online con il Master of Fine Arts (MFA), il Bachelor of Fine Arts (BFA), i corsi di laurea dell’Associate of Arts (AA).
• Tutti gli studenti, compresi quelli dell’ AA, dovranno trascorrere gli ultimi 2-3 semestri dei loro studi nel campus. Ciò significa che per il BFA, gli studenti possono completare la maggior parte dei primi due anni di studio on-line; tutto dipende dalla loro particolare abilità e costanza.
• I datori di lavoro che hanno assunto i nostri laureati hanno dichiarato che essi lavorano molto bene in squadra molto di più che i laureati provenienti da altre scuole.
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